Tecnologia elettrostatica per le alte temperature

Sempre più i combustibili fossili stanno diventando un tema controverso. Gli effetti devastanti dei gas serra sul clima e l’ambiente, il continuo aumento dei costi di estrazione e di approvvigionamento, la dipendenza da paesi esportatori critici, hanno evidenziato da tempo la necessità di individuare fonti di energia alternative, rinnovabili ed ecocompatibili. Una delle alternative più interessanti per il riscaldamento di imprese e abitazioni sono le caldaie a biomassa. Questo genere di caldaie sono manufatti ad alta efficienza, che, con un ridotto costo di esercizio rientrano nelle forme di trasformazione dell’energia ecocompatibile e rinnovabile. Il legno che sia sottoforma di pellet, cippato o sbriciolato è considerato un combustibile ecologico con un apporto di CO2 in atmosfera praticamente “neutro”. La biomassa combusta restituisce all’ambiente l’anidride carbonica immagazzinata durante la crescita della pianta. Parliamo quindi di una fonte ecologica e rinnovabile che di fatto non incide sull’ambiente. Ma affinché il ciclo si chiuda in maniera virtuosa è necessario che i flussi di gas risultato della combustione vengano reimmessi nell’ambiente depolverizzati e quindi privi delle micro-polveri in sospensione. Le soluzioni per dare completezza a questo circolo virtuoso sono due: i filtri a maniche e i filtri elettrostatici per alte temperature (EPS HT). In questo articolo prenderemo in esame il sistema elettrostatico

La tecnologia di filtrazione elettrostatica, fra le prime ad essere nata nell’epoca dell’industrializzazione moderna, ad oggi rappresenta un’ottima soluzione per operare appunto in questi ambiti di criticità e le caldaie a biomassa rappresentano un perfetto campo di applicazione unendo polveri sottili ed alte temperature. Le particelle primarie generate durante i processi di combustione sono in prevalenza particelle fini e ultrafini con dimensioni inferiori a 0,3 µm come per esempio la fuliggine. Per azzerare queste emissioni particolarmente dannose per la salute e l’ambiente la soluzione è la captazione elettrostatica.

Ma come lavora un filtro elettrostatico per alte temperature?

Innanzi tutto, per rendere efficace il processo di filtrazione è necessario che il flusso gassoso in uscita dalla caldaia a biomassa venga uniformemente distribuito all’interno degli elementi captatori. L’interno del filtro elettrostatico EPS HT è dotato di tubi in INOX con al centro le punte ionizzanti emettitrici. La ionizzazione consiste nel convogliare i gas attraverso un campo elettrostatico creato con una tensione negativa di 30.000 Volt. Le particelle investite da questo “vento ionico” si caricano negativamente. Il passaggio successivo è il transito attraverso le pareti circolari del “Tubo Captatore” che essendo messe a massa attraggono le particelle polarizzate negativamente.

Questo genere di filtri grazie proprio alla captazione elettrostatica che ne azzera quasi l’usura hanno una vita operativa molto lunga e richiedono una minima manutenzione. La loro tecnologia è tutto sommato semplice, la loro complessità sta nel dimensionamento e nel corretto settaggio. La costruzione va calibrata ed adattata al contesto operativo, ma una volta assemblato e installato su una caldaia a biomassa, il filtro a captazione elettrostatica darà il meglio di sé per molto, moltissimo tempo.

Perché scegliere l’EPS TAMA AERNOVA?

Tama Aernova ha una lunga esperienza nella progettazione e nella realizzazione di filtri dedicati alla Biomassa ed alle alte temperature. Gli EPS TAMA AERNOVA sono progettati e costruiti utilizzando la tecnologia più avanzata e costantemente aggiornata. L’alta tensione è generata con schede elettroniche ad altra frequenza in modo da non generare disturbi elettromagnetici ed il microprocessore all’interno permette di avere sempre la tensione massima (tensione in cresta) per ottenere una costanza di rendimenti di separazione. La tecnologia dell’alta tensione è stata accoppiata con la gestione remota di controllo e di gestione. Questo fa di Tama Aernova l’unica Società in grado di offrire un servizio di assistenza remota, non solo di diagnosi, ma anche di “settaggio” e configurazione di tutti i componenti caratteristici dell’EPS.

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