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Dopo il grande exploit di Torino 2006, in cui il curling fu scoperto dal grande pubblico di appassionati sportivi, se ne è tornato a parlare con grande interesse grazie ai risultati ottenuti nei giochi olimpici di Pechino 2022 che si sono recentemente conclusi.
Diversamente da quanto si possa credere non si tratta di uno sport nuovo, il curling si ritiene sia nato in Scozia in epoca medievale e prima di approdare definitivamente fra le discipline olimpiche nel 1998, aveva già avuto una sua presenza dimostrativa nelle olimpiadi invernali del 1924 che si svolsero a Chamonix in Francia, dove la squadra dellInghilterra si dimostrò nettamente superiore.
Oggi, tutte le volte che questo sport approda in televisione scoppia la curling-mania e per un po' di tempo se ne fa un gran parlare, il curling alle olimpiadi è una storia di successo a cui noi di Tama Aernova sentiamo di aver dato un piccolo contributo. Le nostre radici che si dividono fra Piemonte e Trentino-Alto Adige raccontano di unazienda che si porta dentro la cultura della montagna, delle sue genti, delle sue radici. Questo fa di noi gente solidale, che non solo vive il territorio contribuendo al suo sviluppo come soggetto economico produttivo ma anche come punto di riferimento per il sostegno della vita sociale e associativa delle zone in cui viviamo e produciamo.
Lincontro fra Tama Aernova e il curling è avvenuto qualche anno fa, quando abbiamo conosciuto lo Sporting Club Pinerolo e abbiamo deciso di sostenere la squadra giovanile, il vivaio sportivo dove far crescere i campioni di domani. Per noi non si tratta, come spesso accade, di un investimento nellimmagine aziendale, a noi piace lidea di poter accompagnare questi giovani atleti nel cammino formativo fatto di sana competizione e benessere fisico. Il freddo di uno sport invernale come il curling si stempera nelle gioie delle vittorie e nelle analisi delle sconfitte e anche se non sembra, è una disciplina che richiede tempra. Ovviamente solo pochissimi tra gli atleti che sosteniamo potranno arrivare alle olimpiadi ma ci piace comunque pensare di aver dato a tutti loro la possibilità di crescere sani e di esprimere se stessi attraverso uno sport dove il parlarsi, il comunicare è altrettanto importante quanto il gesto atletico del lanciare lo stone.